Allarme acari: se hai questo prurito e queste macchie sulla pelle potresti essere infestato

Prurito persistente e macchie sulla pelle sono sintomi che, specie se accentuati nelle ore notturne o dopo un bagno caldo, possono indicare la presenza di acari, tra cui quelli responsabili di scabbia, allergie oppure del disturbo da Demodex. Questi sintomi, spesso sottovalutati all’inizio, meritano attenzione poiché possono progredire e portare a complicanze se non si interviene tempestivamente.

Riconoscimento dei sintomi cutanei da acari

La sintomatologia legata agli acari varia a seconda della specie e dello stato di salute del soggetto infettato. Gli acari della scabbia (Sarcoptes scabiei), ad esempio, sono invisibili a occhio nudo ma scavano piccoli cunicoli nell’epidermide per deporre le uova. Questo provoca un prurito intenso, che si acutizza soprattutto durante la notte o in presenza di calore, con conseguente eruzione cutanea simile a brufoli, pomfi rossi e spesso una reazione infiammatoria della pelle.

L’attività notturna degli acari stimola il sistema immunitario aumentando il prurito, costringendo chi ne è affetto a grattarsi continuamente. Ciò comporta lesioni secondarie che potrebbero infettarsi, generando un circolo vizioso tra prurito, grattamento e aggravamento del quadro clinico.

Anche gli acari Demodex possono manifestarsi con macchie cutanee, spesso accompagnate da sintomi oculari come prurito alle palpebre, occhi arrossati e sensazione di corpo estraneo oculare. Nei casi di allergia agli acari della polvere (Dermatophagoides), invece, il segnale non è la puntura ma la reazione allergica: eritema, dermatite, gonfiore, tosse, difficoltà respiratorie, rinite, congiuntivite e prurito cutaneo.

Come distinguere le diverse manifestazioni

Il tipo di macchia della pelle può aiutare nella diagnosi:

  • Punture di acari: si presentano come piccoli pomfi rossi, spesso ravvicinati, accompagnati da prurito localizzato e a volte un leggero gonfiore. Se la reazione è allergica possono comparire veri e propri rash cutanei o orticaria.
  • Eruzione papulare (scabbia): si osservano papule simili a brufoli, piccole vescicole, desquamazione e, nei casi più severi, eczema. Le aree tipiche colpite sono polsi, pieghe tra le dita, gomiti, ascelle, inguine, vita, glutei e zona periombelicale.
  • Dermatite allergica da acari della polvere: macchie diffuse, prurito e talvolta gonfiore, soprattutto nelle zone esposte all’ambiente domestico contaminato. Sono comuni anche sintomi respiratori associati.
  • Manifestazioni oculari: in caso di Demodex, sintomi localizzati sulle palpebre e agli occhi (prurito, rossore, sensazione di sabbia).
  • Le lesioni secondarie dovute al grattamento (sovrainfezioni batteriche, croste, piaghe) possono complicare il quadro e rendere più difficile la diagnosi e la cura.

    L’iter diagnostico dell’infestazione

    La diagnosi di infestazione da acari si fonda su un’attenta valutazione clinica dei sintomi e su specifici accertamenti:

  • Esame obiettivo: il medico valuta l’entità del prurito, l’aspetto delle eruzioni cutanee e la localizzazione delle lesioni.
  • Raschiamento della pelle: la raccolta di campioni da aree sospette consente l’osservazione al microscopio degli acari nelle lesioni.
  • Lampada di Wood: utilizzata in alcuni casi per evidenziare i cunicoli scavati dall’acaro della scabbia.
  • Biopsia cutanea: usata raramente, se si sospettano manifestazioni atipiche o resistenti ai trattamenti.
  • La tempistica di comparsa dei sintomi è anch’essa utile: nella prima infestazione da scabbia, il periodo di incubazione può variare da due a sei settimane, mentre in caso di reinfestazione la sintomatologia emerge rapidamente (1-4 giorni), grazie a una risposta immunitaria più intensa.

    Strategie di trattamento e prevenzione

    Quando viene diagnosticata una infestazione da acari, è fondamentale non trascurare le terapie prescritte dal dermatologo o dal medico curante. I trattamenti più comuni prevedono l’uso di:

  • Creme specifiche antiparassitarie (per la scabbia come permetrina o benzilbenzoato), da applicare sulla pelle secondo le indicazioni mediche.
  • Antistaminici: utili in caso di reazioni allergiche per attenuare il prurito e l’infiammazione.
  • Corticosteroidi topici, prescritti nei casi di dermatite allergica severa.
  • Antibiotici: necessari solo se si sono sviluppate sovrainfezioni batteriche sulle lesioni cutanee.
  • Igiene ambientale rigorosa: eliminare la fonte di infestazione è fondamentale. Occorre lavare la biancheria da letto, i vestiti e gli oggetti personali a temperature elevate, aerare frequentemente gli ambienti e utilizzare aspirapolvere con filtri HEPA per ridurre il carico di acari della polvere.
  • Le persone che vivono nello stesso ambiente di chi è stato infestato devono essere trattate o controllate, anche se asintomatiche, per prevenire la diffusione della scabbia o di altri acari.

    Sintomi associati ai diversi tipi di acari

    I principali disturbi cutanei causati dagli acari sono:

  • Prurito intenso, specialmente di notte;
  • Eruzioni cutanee papulose, simili a brufoli;
  • Pomfi ravvicinati e arrossati (punture);
  • Macchie rosse e dermatiti;
  • Eczemi e rash cutanei nei casi allergici;
  • Desquamazione, croste e possibili sovrainfezioni.
  • Le zone più frequentemente colpite, nel caso della scabbia, sono le piega tra le dita, polsi, gomiti, ascelle, inguine, e glutei.

    Complicanze da non sottovalutare

    La trascuratezza nei confronti del prurito e delle lesioni cutanee da acari può favorire la comparsa di:

  • Eczemi cronici di difficile risoluzione;
  • Sovrainfezioni batteriche (impetigine, cellulite, piaghe infette);
  • Diffusione familiare e collettiva (scabbia può diffondersi nei nuclei domestici e comunità);
  • Astinenza dal sonno e calo della qualità della vita, dovuti al prurito notturno.
  • Prevenzione: come proteggersi in casa e fuori

    Per ridurre il rischio di infestazione da acari, sono indispensabili alcune regole di prevenzione:

  • Igiene personale: lavare regolarmente il corpo e mantenere le unghie corte per limitare il rischio di lesioni da grattamento.
  • Cambio frequente della biancheria: asciugamani, lenzuola e indumenti vanno lavati e cambiati spesso, preferendo temperature alte per uccidere gli acari.
  • Igiene ambientale: utilizzare aspirapolvere con filtro HEPA, arieggiare spesso gli ambienti, e ridurre l’umidità che favorisce la proliferazione degli acari della polvere.
  • Disinfestazione in caso di focolai di scabbia o presenza di acari nei tessuti domestici.
  • Nel caso di sintomi sospetti come prurito intenso o macchie cutanee che non regrediscono, è fondamentale rivolgersi al dermatologo per una valutazione clinica approfondita. Riconoscere precocemente la presenza di acari permette trattamenti tempestivi, riducendo i disagi e prevenendo la trasmissione ad altri individui.

    Per approfondire ulteriormente il tema degli acari e delle loro manifestazioni cutanee, la consultazione di fonti autorevoli può offrire un quadro più ampio sulla biologia di questi organismi e sulle strategie di controllo.

    Ogni sospetto di infestazione cutanea deve essere preso sul serio: erroneamente molte persone sottovalutano il prurito notturno, attribuendolo a cause secondarie, ma la diagnosi precoce è cruciale per interrompere la diffusione e limitare i danni alla pelle e alla salute generale.

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